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dal Vescovo di Barentù

 

 

e-mail 17 febbraio 2009

 

 

OGGETTO: Contributo al programma di alimentazione integrativa nel centro sanitario di Mogolo (Gash-Barka - Eritrea)

 

L’Eritrea è al quinto posto tra i paesi più poveri del mondo con un reddito pro-capite annuo di 120 euro.  Altri dati importanti che illustrano la situazione del paese sono i seguenti:

 

Popolazione                                                                             4 milioni

Urbana                                                                                    19.50 %

Rurale                                                                                      80.50%

Aspettativa di vita                                                                   52.7 anni

Alfabetizzazione                                                                       56.7 %

Popolazione malnutrita                                                            61 %

Neonati sottopeso alla nascita                                                 21 %

Bambini sottopeso (meno di 5 anni)                                        44 %

Mortalità infantile (meno di 5 anni)                                        89 per mille

Medici per 100.000 persone                                                     5

Accesso ad acqua potabile                                                      35 %

     

La diocesi di Barentù opera a sostegno della popolazione anche attraverso progetti di carattere sanitario e in particolare ha realizzato e gestisce 2 Health Stations a Bimbilna e Engherne – per le patologie più semplici – e un Health Centre (o centro sanitario) a Mogolo.

 

Mogolo è il centro delle popolazioni Nara, una delle nove etnie che compongono la popolazione dell’Eritrea; è capoluogo del distretto. Il livello socioeconomico è molto basso e la zona è terribilmente malarica; la popolazione vive di agricoltura e pastorizia. Fino all’Indipendenza del paese (1993) questa è stata un’area priva di qualunque assistenza sociale, sia scolastica che sanitaria e per questo motivo la diocesi di Barentù, subito dopo l’Indipendenza, decise di costruire qui il centro sanitario che attualmente fa da riferimento per altri 26 villaggi della zona.

 

Questo centro svolge una funzione di primaria importanza e il servizio sempre più qualificato richiama moltissima gente, infatti non si limita al servizio sanitario inteso come cura e assistenza degli ammalati, ma opera sul territorio promuovendo la formazione sanitaria mediante l’impiego del proprio personale nel rispetto delle diverse specializzazioni: puericultura, igiene, profilassi antimalarica, pronto soccorso, maternità …

La struttura ospita anche una trentina di posti letto per i degenti e nel 2006 ha effettuato visite a 16.551 pazienti, di cui il 50% provenienti da villaggi non compresi nel distretto a cui appartiene il centro sanitario. Questo per la carenza di strutture mediche, ma anche per la qualità del servizio che i malati sanno di poter trovare nelle nostre facilitazioni.

 

Le principali attività svolte dal centro hanno riguardato:

 

ü            prevenzione di malattie;

ü            prevenzione della malnutrizione;

ü            programma di monitoraggio della crescita dei bambini;

ü            programma di immunizzazione;

ü            assistenza pre e post parto;

ü            educazione sanitaria;

ü            servizi di cure mediche.

 

La degenza è prevista soprattutto per casi complicati di malaria, polmonite e complicazioni in stato di gravidanza, mentre per quanto riguarda i bambini al di sotto dei 5 anni, i più sono stati ricoverati per severa malnutrizione, malaria, polmonite, diarrea, disidratazione e infezioni batteriche acute.

 

In questo periodo il livello di denutrizione è molto alto nella nostra zona in seguito alla carestia che sta affliggendo il paese e l’Health Centre di Mogolo sta seguendo circa 500 bambini afflitti da denutrizione fornendo loro mensilmente olio, zucchero, DMK e biscotti acquistati in loco. I bambini vengono monitorati per un periodo di 6 mesi e nei casi più gravi vengono ricoverati nel centro sanitario.

 

Un aiuto al nostro programma di alimentazione integrativa sarebbe davvero provvidenziale, perché il prossimo raccolto è previsto per il mese di ottobre ed è quindi ancora lontano e fino ad allora vogliamo impegnarci ad assistere il maggior numero possibile di bambini afflitti da denutrizione. Ringraziamo di cuore le persone di buona volontà che ci daranno una mano a portare avanti questo programma.

 

In fede,

 

+ Thomas Osman, ofmcap

vescovo di Barentù - Eritrea

   

17/02/2009

    

     

Eritrea 

 

  

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