PER
NOI L’OTTOBRE E’ SEMPRE MISSIONARIO
CON PAPA FRANCESCO CON FREI DANIELE E QUEST’ANNO
CON MARCELLO CANDIA
E’ MISSIONARIO PERCHÉ DA SEMPRE SIAMO DI CRISTO
PAPA FRANCESCO é quello della “periferia”, delle
molte “periferie esistenziali” dove vivono alla peggio
innumerevoli Persone povere e sofferenti che attendono dalla Chiesa
– da noi, cioé – “un segno di solidarietá, di bontá, di
prossimitá e di misericordia divina”...
FREI DANIELE é il missionario appassionato, abituato a
spaziare dentro e fuori da una foresta vergine e pure capace,
sostenuto dalla Grazia, di vivere e operare alla grande dentro un
piccolo spazio nauseabondo, rifuggito da tutti, ma non da Dio!...
MARCELLO CANDIA é il Laico ricco e generoso che ha
impiegato se stesso e il suo vistoso patrimonio a totale beneficio
dei piú poveri e abbondonati, ricercati con passione e ritrovati con
ardore nei pressi abitati e santificati da Frei Daniele e da tanti
altri missionari degni di questo nome!... Quest’anno si unisce qui a
Frei Daniele e al Santo Padre perché nel luglio scorso Papa
Francesco L’ha dichiarato Venerabile! Ormai é a un piccolo
passo dall’essere collocato sugli altari...
A questo “TRIO” superlativo dedico la lettera di
quest’altro Ottobre nostro missionario... Valgano le ripetute
esortazioni di Francesco Papa, valga l’esempio meraviglioso di
Marcello... Valga particolarmente quanto ho in cuore di scrivere
su FREI DANIELE
E’ ancora Papa Francesco che mi aiuta. Ha detto
testualmente ai Partecipanti di un Incontro circa la Nuova
Evangelizzazione: “Una Pastorale perché vada davvero
all’incontro dei poveri e dei piú deboli per dare loro conforto e
appoggio, deve essere sostenuta dalla preghiera e della
contemplazione... Diversamente non potra’ arrivare al cuore
delle persone! Rimarrá in superficie...”.
Veritá sacrosanta, autorevole dolce eco alle Parole
categoriche di Gesú: “Chi rimane in me e io in lui fa molto
frutto perché senza di Me non potete far nulla!”
(Giovanni 15,5).
Quanto bene lo sapeva Frei DANIELE, il missionario dal
cuore dilatato, capace di accogliere i piccoli, i poveri, i lebbrosi
che erano “i piú deboli” del suo tempo!
EccoVi una citazione dal Suo DIARIO. Ve la trascrivo
tradotta in italiano dall’originale in portoghese: “28 febbraio
1910. Ho celebrato per me. Finisce il mese e la mia salute non
migliora, anche se le macchie in volto si sono un po’ attenuate.
Fiat Voluntas Dei in omnibus – si faccia la volontá di Dio in
tutto. Maria mi sia propizia. MSMP.”.
Poi continua con una annotazione ed é proprio
questa che ci serve splendidamente”!... “Giá é trascorso un mese
del nuovo anno e che progresso hai fatto? Come hai passato i
giorni? E’ vero che sei ammalato, ma anche cosí puoi fare ancora un
po’ di bene. Ti devi soprattutto preoccupare della preghiera, non
devi lasciarla mai. Al mattino farai un po’ di sacrificio e ti
alzerai piú presto. Preparati per celebrare la S.Messa con
devozione, facendo prima un po’ di meditazione e rinnovando davanti
a Dio la retta intenzione nel tuo agire quotidiano. Mai tralascerai
di ringraziare il Buon Dio e rinnoverai ogni giorno la tua
professione. Sic faciem quotidie, ita Deus me adiuvet (Cosí
faró ogni giorno, cosí Dio mi aiuti)”.
Avete letto?... Cosa ne dite?....
Rileggetela con calma, con devozione, direi, poco
importa se mette in febbraio quello che si riferisce al gennaio.
Vediamolo, immaginiamocelo questo Frate giovane di
soli 34 anni, ammalato seriamente, é lui stesso che lo riconosce! E’
lebbroso! Glielo ha sussurrato maternalmente la Vergine Santa
di Lourdes nell’agosto del 1909, gliel’ha detto chiaramente il
Dermatologista romano Campana... E’ ammalato, la malattia non
demorde, eppure eccolo pronto a sacrificarsi maggiormente per
alzarsi piú presto e cosí riempirsi di Dio e del Suo spirito per
servire meglio i piccoli e grandi della Colonia...
Santo cielo beato! Al Prata – residenza di Frei
Daniele – i frati giá si alzavano presto. La sveglia
suonava alle 4,30 e, tu, Daniele vuoi alzarti piú presto
ancora?...
Avete notato tutto quello che minuziosamente
desidera fare e fará ogni giorno con l’aiuto di Dio?... Purificherá
l’intenzione del suo agire quotidiano, rinnoverá la professione
religiosa con quella formula consacrata da secoli, ringrazierá
ripetutamente e Chi mai se non Dio?... (A proposito di questo suo
ringraziare, colpisce come lo rende in portoghese. Scrive: “Nunca
deixas as açções de graças” mai lascerai i “ringraziamenti”. Il
termine usato é al plurale. Quali potevano essere? Di che voleva
assolutamente ringraziare ogni giorno?)...
Carissimi,
cosí faceva e ha fatto all’alba di ogni giorno, il giorno
incominciava solo dopo tutte queste Pratiche di Pietá
serafica! Poi la sua giornata illuminata dalla Presenza di Dio era
quella del missionario attento, entusiasta, preoccupato di tutto e
con tutti, deciso a consegnarsi per intero a tutte le necessitá!...
Non dimentichiamo che Frei Daniele esce dal
Prata solo nel gennaio del 1913 e l’Annotazione” risale al
febbraio del 1910. Solo tre anni dopo lascia la Colonia alla quale
ha dato tutto se stesso, salute compresa, e la lascia perché la
malattia é ormai ben visibile e non vuole contagiare nessuno. Saluta
commosso tutti: Indios e Coloni, piccoli e grandi, ma non é che va a
riposare per pensare finalmente solo a se stesso!... Oh, non
staremmo qui adesso a parlare entusiasti di Lui dopo cosí tanti
anni!...
Frei Daniele accetta di andare in un altro Stato
giudicato dai Superiori piú salubre; va e inizia una nuova
parrocchia alla periferia della grande cittá, ma solo per una
manciata di mesi perché dovrá ritornare a Belém , dichiarato
ufficialmente lebbroso e obbligato per legge a ritirarsi in un
lebbrosario!... Stiamo celebrando il centenario di questa sua andata
definitiva nell’unico luogo dove puó stare!... Ci stará per 10
lunghi anni e soprattutto qui continuerá a celebrare, a rinnovare
ogni giorno la retta intenzione e la sua professione di consacrato,
continuerá a ringraziare! Oh, sí, ringrazierá, anzi conierá
addirittura una sua formuletta, tutta sua, quell’”A Deus louvado”
che é diventato un po’ come la sua “tessera di riconoscimento”!...
Carissimi, dopo tutto quanto ho scritto a
proposito di Frei Daniele, penso che possiamo leggere in chiave
affermativa le sagge parole di Papa Francesco con le quali ho
iniziato.
Possiamo concludere cosí con giusta esultazione:
“La Pastorale intinta di preghiera, immersa nella fruttuosa
contemplazione di GESU’ che cammina sulle strade degli uomini, a
braccetto con i Poveri e i piú deboli; questa sola arriva ben
dentro il cuore delle persone”!.
Possiamo leggerle cosí?...
Io dico a tutta voce di SI’ e VOI?... Ora, se Voi concordate, il
campo sterminato della Missione attende anche Voi!
Naturalmente va da sé che Vi sono
riconoscentissimo per tutto quello che avete giá fatto e dato per i
poveri, i lebbrosi e i piccoli che il Signore GESU’ mi ha affidato
da 25 anni!... “Dio Vi paghi”, dicono cosí da questi parti.
vostro frei
apollonio troesi cappuccino
dalle parti di Frei
Daniele e di Marcello Candia |